Scoprire Grünenthal

13/05/2016

Milano, 13 maggio 2016 – È una delle vincitrici dell’EFIC-Grünenthal Grant 2014 la ricercatrice del King’s College di Londra che ha individuato le “cellule che ricordano il dolore”. Impegnata da anni nello studio dei meccanismi epigenetici che si riteneva potessero essere all’origine del meccanismo di cronicizzazione del dolore, la dottoressa Franziska Denk, PhD. conseguito all’Università di Oxford, ha finalmente scoperto che alcune cellule immunitarie del sistema nervoso – sinora studiate in un campione murino – mantengono una “memoria” delle lesioni nervose.

20/04/2016

Roma, 20 aprile 2016Un decalogo che impegna tutti i medici a curare il dolore dei propri pazienti e a farsi carico della sofferenza, fisica e morale, che è causata dal dolore stesso. È un vero e proprio Impegno quello che i medici italiani hanno consegnato al Sommo Pontefice, per far sì che il tema dell’uguaglianza nell’accesso alla cura del dolore divenga in tutto il mondo una priorità non solo sanitaria, ma anche umanitaria ed etica..

23/03/2016

Roma, 23 marzo 2016Non tutte le sofferenze sono gratificanti e catartiche come la fatica di una maratona: il dolore fisico può divenire una vera e propria malattia e compromettere non solo le performance sportive, ma anche le capacità lavorative, relazionali e sociali, con un impatto pesantissimo sulla qualità di vita. Per questo Grünenthal Italia, azienda farmaceutica specializzata esclusivamente nelle terapie antalgiche, ha deciso di sponsorizzare la Maratona di Roma 2016 e offrire ai concorrenti la possibilità di un consulto gratuito su tutti i tipi di dolore.

01/03/2016

Milano, 01 marzo 2016 – Un sistema di comunicazione particolarmente efficiente, in grado di ottimizzare le dinamiche organizzative, favorire l’apprendimento e dar luogo a relazioni umane sane e costruttive. Questo l’asset strategico grazie al quale Grünenthal si aggiudica anche per il 2016 il titolo di Great Place to Work Italia, riconoscimento assegnato alle 40 migliori aziende secondo il giudizio dei lavoratori. Nello specifico l’azienda, specializzata nelle cure contro il dolore, ha ottenuto l’undicesimo posto nel gruppo delle società “medium” (tra i 50 e i 500 dipendenti).

14/01/2016

Milano, 14 Gennaio 2016 – Nonostante la riconosciuta professionalità degli anestesisti, i modelli di cura individuati dalle Società scientifiche, le prescrizioni della Legge 38, la disponibilità di trattamenti efficaci e l’esistenza di linee guida ‘evidence based’, la gestione del dolore post operatorio in Italia risulta ben al di sotto degli standard europei, e può essere definita subottimale. Lo rileva – suffragando l’allarme con una notevole mole di dati – un articolo scientifico realizzato da un’equipe guidata dalla professoressa Flaminia Coluzzi, docente di Anestesia e Rianimazione dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, e pubblicato a novembre sulla European Review for Medical and Pharmacological Sciences. L’articolo propone un raffronto fra i dati raccolti attraverso due survey – del 2006 e del 2012, su un campione rappresentativo di oltre il 40% degli ospedali pubblici italiani (ben 289 le strutture che hanno risposto alla survey del 2012) – realizzate a cura della SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva). I risultati di queste indagini sono stati discussi oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Milano.