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28 settembre 2020

Ricercare nuove linee condivise sull’approccio al paziente con dolore.

Una gestione del dolore cronico moderna e sostenibile
La definizione ufficiale di dolore è stata delineata dalla IASP, International Association for the Study of Pain, che l’ha recentemente aggiornata descrivendola come “un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata ad un danno tissutale potenziale o in atto”.

“Una collaborazione tra Specialisti e Medici di Medicina Generale è fondamentale per aiutare a disegnare una gestione del dolore moderna e sostenibile”

La definizione ufficiale di dolore è stata delineata dalla IASP, International Association for the Study of Pain, che l’ha recentemente aggiornata descrivendola come “un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata ad un danno tissutale potenziale o in atto”. Il dolore è stato classificato in molteplici tipologie. Si intende per dolore nocicettivo quello che compare in seguito ad un evento lesivo (per esempio un trauma o un intervento chirurgico). Si parla di dolore acuto quando lo stimolo lesivo dura pochi giorni e si accompagna ad una serie di reazioni di difesa che tendono a compensare o allontanare la causa del dolore stesso. Si parla di dolore cronico se dopo la fase del dolore acuto la sensazione dolorosa perdura per mesi, viene meno la sua utilità biologica e diviene essa stessa vera e propria malattia. Il dolore neuropatico, invece, è un dolore che si manifesta in assenza di stimoli nocicettivi e deriva da una diretta conseguenza di una lesione o malattia che interessa il sistema nervoso.
Nonostante il dolore sia abbastanza noto nella sua fisiopatologia la gestione del dolore cronico rimane un compito arduo sia per il Medico di Medicina Generale che per lo Specialista. Spesso, infatti, viene trascurato o poco considerato dalla medicina. Il dolore è il sintomo che maggiormente influisce sulla qualità di vita del paziente, indipendentemente dalla patologia da cui è affetto. La forma più invalidante di dolore è quella cronica che colpisce il 25-30% della popolazione, rappresentato per il 10% dalla patologia oncologica. Inoltre, i costi del dolore da un punto di vista economico, sociale e psicologico possono rivelarsi elevatissimi, e troppo spesso il dolore viene considerato dai pazienti e dai medici una parte della malattia ineludibile e non eliminabile, da sopportare ed accettare.

Per trovare nuove linee condivise sull’approccio al paziente con dolore è, quindi, fondamentale la collaborazione e la sinergia tra i punti di vista dei diversi specialisti,. Il ruolo dello specialista, dal terapista del dolore all’ortopedico, dal fisiatra al farmacologo, assume sempre più importanza per aiutare a disegnare una percezione del dolore moderna e sostenibile. Da questo razionale nasce il progetto di formazione continua in medicina “IN-DOLORE - Diagnosi e trattamento del paziente con dolore cronico”, che Grunenthal ha deciso di sponsorizzare nell’ambito della sua visione ed impegno per ‘Un mondo libero dal dolore’. Sviluppato da un Board Scientifico di alto livello coordinato dal Dr. Francesco Amato, IN-DOLORE si propone come obiettivo formativo primario l’applicazione dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN – EBP) nella pratica quotidiana. La struttura digitale prevede 24 webinar programmati nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre.

Per informazioni dettagliate sulla serie di webinar, consultare i file del programma in pdf qui sotto:

1

Raja SN et al - Pain. 2020 May 23 Online ahead of print.

2

Finco G et al – Minerva Anestesiologica Online ahead of print